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EV7
Un'analisi approfondita  è imprescindibile per raggiungere un buon progetto. Per Milò questa prima fase è stata condotta attraverso un viaggio lungo il tracciato della EV7; durante il tragitto si sono presentate differenti occasioni per studiare "buoni esempi" dai quali trarre insegnamento al fine di valorizzare la ciclovia del Mincio e poterla mettere così a sistema con la rete europea.
La tratta studiata è quella tra Rostock a Mantova per un totale di circa 1920 Km, attraverso centri fondamentali come Berlino, Dresda, Praga, Linz, Salisburgo, Lienz,Bolzano, Trento, Peschiera del Garda.
Il viaggio ha offerto l'opportunità di studiare non solo esempi architettonici e urbanistici in sé, ma anche come questi abbiano contribuito ad un impatto positivo della ciclabile con il business di ogni luogo, di quante sfumature presenta il turismo del leisure e i relativi differenti profili d'utenza.
L'esperienza è stata utile per comprendere la forte identità territoriale dei tragitti ciclabili europei: essi non sono vincolati a confini politici. Infatti esistono piste interregionali e anche internazionali come la DonauRadweg (che attraversa  ben 8 nazioni: Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Bulgaria e Romania) e la ElbeRadweg ( che corre tra Germania e Repubblica Ceca).
Queste realtà presentano una segnaletica omogenea e sistemi informativi univoci, tutto ciò concorre ad una visione del territorio coordinata.
L'efficiente organizzazione territoriale di questi nastri ciclabili emerge anche dalla costante presenza di servizi per il ciclista lungo il tragitto e dalla facilità con cui avvengono gli scambi intermodali, coadiuvando così le visite anche su distanze lunghe.
 
Il progetto di Milò ha l'ambizione di infondere questa identità territoriale anche ai paesi lungo il Mincio, di fatti le aree di partenza sono Peschiera e Valeggio  ma la nostra volontà è quella di entrare in sinergia anche con tutti gli altri comuni che gravitano attorno al fiume.
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