Streetdome: l'apoteosi delle street activities!
Progettare uno spazio per street activities, modellare il terreno e costruire edifici da percorrere su due ruote o su skate, integrare questo tipo di sport nel disegno della città anzichè relegarlo sempre negli spazi di "risulta" di qualche distretto industriale semideserto... In Danimarca gli architetti degli studi CEBRA e Glifberg+Lykke sono riusciti in questa mission, dove agli sport di strada sono considerati ormai al pari di tante altre attività atletiche.
Streetdome sorge a sud della Danimarca nel porto di Haderslev e si può definire come una vera e propria mecca per gli sport street.
é un progetto che si estende su un'unica superficie continua di 4500 metri quadrati con spazi dedicati a skate, parkour, boulder climbing, canoa polo e pump track.
L'ambizione del progetto è quello di diventare prototipo di un'arena per gli sport non organizzati, in modo tale da ricreare spazi del genere in giro per altre città.
Lo spazio è aperto a tutti, persone di qualsiasi età e qualsiasi preparazione atletica sono le benvenute, un spazio sociale dove i più bravi possono insegnare liberamente a chi si avvicina al mondo degli sport street, oppure dove, dai più bravi, si possonocarpire preziosi trucchetti.
Il progetto è nato 10 anni fa per forte convinzione del presidente dell'associazione SkateCity Morten Hansen, che da tempo sognava un hub culturale eterogeneo e aperto a tutti.
I migliori progettisti per perseguire questo sogno sono stati individuati negli studi CEBRA e Glifberg+Lykke che, grazie a una fusione, tra pianificazione e design è stata raggiunta un'estrema fluidità tra le funzioni.
L'intervento si divide in due spazi: il parco e la cupola.
Il primo, che sembra un paesaggio lunare, è un insieme di line curve e rilievi sinuosi che invitano gli utenti a percorrerle e inventare ogni giorno una nuova evoluzione, gli streeters così, interpretando di volta in volta i percorsi, danno nuovi significati al parco arricchendone il carattare con differenti sfumature.
La cupola è sviluppo di un concept di CEBRA: la geometria adottata garantisce un uso minore di materiali per creare la superficie e all'interno avviene una climatizzazione solamente passiva, sfruttando la migliore esposizione ai raggi solari. La cupola non è vissuta solamente come spazio "interno" ma anche come spazio "esterno" infatti il tetto è parte del parco e quindi percorribile con bici e skates: tra piani inclinati, terrazzamenti e rampe di scale.
L'interno invece è dotato di servizi, pareti per boulder, campo da street basket e scalinate; tutti questi ambienti sono in connessione diretta con l'esterno grazie agli ampi portoni apribili verso il parco.
Un progetto ricco di vita, un buon motivio, dopo Copenaghen, per andare a visitare la Danimarca!